venerdì 31 agosto 2007

Meglio i Bot


La lettura dei dati dell’ufficio stampa di Mediobanca - Dati di 1172 Fondi e SICAV italiani (1984-2005) - ha chiarito in modo definitivo la questione. I fondi comuni d’investimento rendono meno dei Bot.
Nel compleso i fondi nei loro venti anni di vita, dal 1984 a tutto il 2005, hanno reso il 62,4%% in meno rispetto ai Bot. Anche dividendo i vent’anni in pedriodi variamente composti, si scopre che tutti i periodi sono nettamente sfavorevoli ai fondi.
Il risparmiatore di solito si affida ai consigli dell’esperto che se fosse tale davvero lavorerebbe per proprio conto. Costui di solito persegue altri interessi; per es. un impiegato di banca riceve incentivi per piazzare fondi renumerativi per la banca stessa che guadagna direttamente dall’investitore, indipendentemente che l’investimento vada bene o male.
La borsa dovrebbe servire a finanziare le imprese dando l’opportunità a ognuno di partecipare. ma la speculazione “È fine a se stessa”, scrive Costantino Lazzari. “Non è un mezzo per realizzare idee imprenditoriali. Una volta che l'impresa abbia emesso dei titoli ed abbia incassato il corrispondente capitale di rischio (azioni, sia pure con sovrapprezzo), oppure abbia incassato l'importo corrispondente ad un proprio debito a scadenza (obbligazioni) l'andamento delle quotazioni non la riguarda più. Riguarda gli azionisti e i sottoscrittori”.“i Fondi italiani” (i cui costi di sottoscrizione sono mediamente tre volte quelli americani) rincara la dose Giuseppe Turani in un articolo del 12 luglio 2006 “sono più che altro un complesso e faraonico marchingegno per distruggere ricchezza. In pratica, rispetto ai soldi che si potevano fare investendo semplicemente in Bot, in cinque anni hanno fatto fuori 63 miliardi di euro (più di 120 mila miliardi di vecchie lire)“.
“Ciò non è frutto del caso: è voluto”, si legge su Affari e finanza de la Repubblica. “Ci troviamo infatti di fronte a un gioco a somma nulla: alle perdite o ai minori guadagni dei clienti corrispondono maggiori utili di venditori, gestori e intermediari vari. Ed è sicuro che continuerà a essere cosí. Il solo modo per sfuggirvi è riprendere il controllo dei propri soldi, liquidando senza remore i fondi e soprattutto le ancora meno trasparenti gestioni in fondi (Gpf)”.
Come investire allora? Obbligazioni e polizze vita bancarie mancano completamente di trasparenza. Non si sa che cosa c'è dentro. Solitamente qualcosa di buono e molta spazzatura di cui le banche si sbarazzano facendole pagare al cliente. Rispetto a questi prodotti è meglio investie direttamente in azioni su aziende sane.
Personalmente, non essendo un economista e non sapendo quali aziende sono sane e quali no, ho rinunciato a fare i soldi con la finanza. Mi accontenterei di salvaguardare i miei pochi risparmi. Per questo ho investito in Bot e in Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all'inflazione (BTPi). Attualmente i Bot coprono quasi l'inflazione mentre i BTPi sono senza dubbio tra i prodotti migliori presenti sul mercato. Sono sicuri a meno di un fallimento dello Stato e preservano davvero dall'inflazione. Unica controindicazione: si tratta di un investimento pluriennale. Naturalmente alla banca bisogna chiederli, mai che te li offrano. Il mio "consulente" ha dovuto informarsi perché non sapeva di che cosa si trattasse.

giovedì 30 agosto 2007

Calendario confusionario


Il nostro calendario è piuttosto confusionario.
L'anno solare si fonda dal periodo di tempo che intercorre tra due ritorni del sole a un medesimo punto equinoziale. Sembra un metodo comodo per contare il tempo e si può tenere.
I mesi, invece, derivano dalle fasi lunari che tengono conto dell'intervallo di tempo tra due noviluni (29 ore 12 ore, 44 minuti e 3 secondi).
Il problema è che una qualsiasi data non dà informazioni precise. Neanche a noi che pur siamo abituati fin dalla nascita.
Molto meglio sarebbe se contassimo i giorni. il 30 agosto 2007 è il 242° giorno dell'anno e potrebbe essere scritto così: 242, 2007.
Se usiamo 3 cifre miglioriamo ancora di più il sistema. La seconda potrebbe indicare il numero dei giorni che mancano alla fine dell'anno.
Il 30 agosto 2007 si scriverebbe così: 242, 123, 2007.
Con questo sistema sapremmo esattamente in quale punto dell'anno ci troviamo.
Con un rapido calcolo ho scoperto che il giorno in cui sono nato, il 1° luglio 1956, è speciale.
Si scrive infatti 183, 183, 1956. Questa scrittura si verifica ogni 4 anni, quelli bisestili perché hanno un numero pari di giorni.
Naturalmente anche gli altri giorni dell'anno bisestile ricorrono ogni quattro anni, ma le due cifre uguali hanno un significato "psicologico" particolare.
Questo nuovo sistema è particolarmente buono perché, oltre a dare informazioni esatte sulla posizione del giorno rispetto all'anno, dimostra che sono nato in un giorno speciale.

mercoledì 29 agosto 2007

Sul caro libri

Dopo le proteste delle associazioni consumatori entrano in campo l’Antitrust e la Guardia di finanza. Il ministero si mobilita e manca solo una risoluzione ONU.
In questa italietta arretrata, non una sola voce si è levata contro quello che è ormai un anacronismo: il libro di testo.
Il rimedio è semplice: aboliamoli.
Si può studiare sugli appunti presi a scuola, sulle dispense fornite dagli insegnanti, sui normali libri in commercio, assai meno costosi e di maggior qualità. In quest’ottica le biblioteche scolastiche dovrebbero essere notevolmente potenziate ma si può fare ricorso anche a quelle citttadine.
Oggi poi, tutto è più facile. Molto materiale si trova gratuitamente in rete. Migliaia di libri sono già disponibili e possono essere scaricati e stampati sia su carta che, per chi proprio non può farne a meno, in formato libro.Tutti i classici sono già disponibili, ma non solo.

martedì 28 agosto 2007

Déjà vu


Il 6 ottobre 2006 veniva uccisa la giornalista russa contestatrice di Putin, Anna Politkovskaya, autrice del libro denuncia "Cecenia. Il disonore russo".

ATbilisi, sempre in ottobre (il 16), sei anni prima, era stato ammazzato il giornalista di Radio Radicale Antonio Russo. Le coincidenze non si fermano qui. Entrambi stavano per rendere pubblico un dossier (videocassetta nel caso di Russo) sulle torture perpetrate in Cecenia, entrambi sono stati uccisi con tecniche militari (schiacchaimento del torace nel caso del giornalista italiano), entrambi denunciavano la politica putiniana in Cecenia e non solo.

Ieri il procuratore della repubblica russa ha detto di avere imboccato la strada giusta e ha incarcerato dieci persone.
Ha dichiarato che il movente dell'omicidio va ricercato fuori dalla Russia ed è teso a destabilizzare il paese. Ha detto che i mandanti sono ceceni che hanno agito in combutta con elementi della polizia e dei servizi segreti legati al precedente sistema degli oligarchi (leggi Boris Berezovsky, rifugiato a Londra).

Non ho elementi se non le poche notizie riportate dalla stampa. Ma sembra tanto di assistere a un vecchio copione. Si epurano elementi non allineati e, invece di licenziarli o mandarli in pensione, li si accusa di qualche nefandezza e li si spedisce in galera.

lunedì 27 agosto 2007

Atei devoti

Oggi Ferrara prende spunto dai dubbi teologici di Maria Teresa di Calcutta, per sostenere la tesi che la cultura del dubbio ha origine dal pensiero dogmatico. Tesi bizzarra, ma non priva di verità. Solo chi proviene da una cultura totalizzante può approdare al dubbio, chi dubita da sempre non può approdare al metadubbio.

Ferrara è quel che si definisce un ateo devoto. "Una nuova categoria umana" mi disse un amico riferendosi al giornalista del Foglio.
Non è vero. Li abbiamo sempre avuti. L'ateo devoto è figura tipica di un paese dove non ha attecchito la cultura liberale. Figura italiana per eccellenza, ha una caratteristica ben definita: è un ex del pensiero totalitario. L'ateo devoto è un orfano e come tale alla ricerca costante di una famiglia anche se sa non essere la sua naturale. Atei devoti sono coloro che, non credendo più nel comunismo, si comportano come se ci fosse ancora. Atei devoti sono coloro che, non credendo in Dio, si comportano come se esistesse.

L'unico "ateo devotismo" che mi pare accettabile è quello per Babbo Natale. Si impara presto a non crederci più, ma continuare a vivere come se ci fosse porta allo scambio di doni, pratica simpatica quando non forzata.