Il giorno del trekking era con noi il presidente della sezione di Siena del Club alpino.
Qualcuno gli domandò a quando risalisse l'organizzazione nella nostra città. La documentazione in loro possesso risaliva a pochi decenni fa, ma sospettavano che dovesse esserci qualcosa già negli anni Trenta del secolo scorso. Purtroppo le ricerche erano state infruttuose. Gli dissi che il Club alpino era già presente a Siena nel 1877. Mi ha chiesto di fornirgli la documentazione.
All'epoca la Società scacchistica senese aveva la sede in comune con il Club alpino. Ogni anno la Società organizzava una cena sociale.
Al pranzo del 1880 il celebre pittore Luigi Mussini, presidente della Società scacchistica, invitò Luciano Banchi, presidente del Club alpino, a prendervi parte. La comitiva di 20 persone in quattro carrozze partì alle 5.30 da Siena per arrivare alle 9.00 a Monte Oliveto.
Al brindisi Mussini disse che molto c'era in comune tra gli scacchi e l'alpinismo. Entrambi mirano a educare gli italiani, togliendoli alle futilità di una vita molle e viziosa. "Sulle vette nevose delle Alpi, sui gioghi degli Appennini apprendono essi a considerare le sorti della patria da un punto di vista elevato. Dinanzi alla palestra scacchistica a ponderare come sia questione vitale il difendere il proprio re dalle imprese degli arruffoni o dalle improntitudini degli illusi".
Dal canto suo il Banchi aggiunse tra l'altro che "se dinanzi al proprio tavoliere lo scacchista medita, l'alpinista dal vertice di una montagna, e dinanziallo spettacolo sorpremndente della natura può con mente più serena, con animo più elevato meditare sulle sorti della patria amata, e molto meglio che non si faccia in città nell'ambiente malsano dei caffè o sulla scorta di ciancia giornalistiche".
Mussini e Banchi furno due importanti personalità della Siena ottocentesca. Luigi Mussini fu direttore dell'Accademia delle belle arti dal 1852 alla morte (1888), Luciano Banchi, uomo di notevole erudizione fu direttore dell'Archivio di Stato e sindaco di Siena.
venerdì 16 novembre 2007
giovedì 15 novembre 2007
Italia, Iran, Corea del Nord e Siria escluse
Come, l'Iran, la Siria, la Corea del Nord, Cuba, la Birmania, l'Italia non può partecipare alla gara da 10 milioni di dollari, indetta da Google per i migliori software destinati alla nuova piattaforma Android per i dispositivi mobili.
L'esclusione dell'Italia è dovuta alla burocrazia.
Il DPR. 26 ottobre 2001, n. 430 prevede che «ogni fase dell'assegnazione dei premi sia effettuata, con onere a carico dei promotori, alla presenza di un notaio o del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio. Lo stesso DPR che impone ai soggetti che intendono svolgere una manifestazione a premio» di prestare una «cauzione a favore del Ministero, con scadenza non inferiore ad un anno dalla conclusione della manifestazione, pari per i concorsi al 100 per cento del valore dei premi promessi.
E poi ci si chiede da dove nasca l'antipolitica.
L'esclusione dell'Italia è dovuta alla burocrazia.
Il DPR. 26 ottobre 2001, n. 430 prevede che «ogni fase dell'assegnazione dei premi sia effettuata, con onere a carico dei promotori, alla presenza di un notaio o del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio. Lo stesso DPR che impone ai soggetti che intendono svolgere una manifestazione a premio» di prestare una «cauzione a favore del Ministero, con scadenza non inferiore ad un anno dalla conclusione della manifestazione, pari per i concorsi al 100 per cento del valore dei premi promessi.
E poi ci si chiede da dove nasca l'antipolitica.
martedì 13 novembre 2007
Vacca e Veronesi sugli OGM
Sì, lo so, sono antipatico, come lo è chiunque faccia ironia sul paranormale, l'astrologia, creda che la scienza sia l'unico modo che attualmente l'uomo dispone per conoscere il mondo in cui vive e si senta figlio dell'illuminismo.
Tra chi sogna demoni e magie e chi robot e viaggi spaziali, il primo affascina più persone ma è il secondo che illumina la strada.
Un tavolino che traballa durante una seduta spiritica sconvolge le menti più dell'ultimo modello di cellulare.
Sugli ogm condivido le conclusione di un articolo di Roberto Vacca (Fuori dal coro, 11-12-2006): "In conclusione preferire gli alimenti col cartellino "biologico" non favorisce l'ambiente, non risparmia energia, non migliora la salute. Ci fa solo spendere un po' di più".
Su La Stampa del 28 ottobre 2004 Umberto Veronesi dichiarava tra l'altro:
"E invece nessuno si cura di dire che è pericoloso tutto il mais non geneticamente modificato. Ai miei figli ho detto di non mangiare mai più la polenta, perchè potrebbe essere cancerogena. Nessuno dice che il mais tradizionale, prodotto nelle nostre pianure, è attaccato dalla piralide, un insetto che scava minuscole caverne nei chicchi e nelle pannocchie, favorendo, soprattutto durante la stagione calda, il formarsi dell’Aspergillus Flavus, una muffa che produce l’aflatossina, potentissimo cancerogeno".
Tra chi sogna demoni e magie e chi robot e viaggi spaziali, il primo affascina più persone ma è il secondo che illumina la strada.
Un tavolino che traballa durante una seduta spiritica sconvolge le menti più dell'ultimo modello di cellulare.
Sugli ogm condivido le conclusione di un articolo di Roberto Vacca (Fuori dal coro, 11-12-2006): "In conclusione preferire gli alimenti col cartellino "biologico" non favorisce l'ambiente, non risparmia energia, non migliora la salute. Ci fa solo spendere un po' di più".
Su La Stampa del 28 ottobre 2004 Umberto Veronesi dichiarava tra l'altro:
"E invece nessuno si cura di dire che è pericoloso tutto il mais non geneticamente modificato. Ai miei figli ho detto di non mangiare mai più la polenta, perchè potrebbe essere cancerogena. Nessuno dice che il mais tradizionale, prodotto nelle nostre pianure, è attaccato dalla piralide, un insetto che scava minuscole caverne nei chicchi e nelle pannocchie, favorendo, soprattutto durante la stagione calda, il formarsi dell’Aspergillus Flavus, una muffa che produce l’aflatossina, potentissimo cancerogeno".
lunedì 12 novembre 2007
Assassinio Kennedy: fu per ordine di Kruscev?
“Programmed to Kill: Lee Harvey Oswald “ è un libro da poco uscito negli Stati Uniti dove si racconta una nuova verità sull’assassioni del presidente Kennedy.
Il libro, scritto da Mihai Pacepa, ex direttore dei servizi segreti romeni durante il regime di Ceausescu, afferma che l’ordine fu dato da Kruscev.
Secondo questa versione Oswald era stato reclutato dal KGB nel 1957, quando era arruolato come un marine in Giappone. Nel 1959, a vent’anni, Oswald si recò a Mosca per essere entrare nella divisione operazioni estere”, nota col nome di PGU. In quell’occasione fu addestrato a uccidere Kennedy. Nel 1962, quando Kruscev decise di revocare l’ordine di assassinio, era ormai troppo tardi: gli agenti sovietici non riuscirono a fermare Oswald. Il presidente fu ucciso il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas, ma a questo punto senza la benedizione dei sovietici. Due giorni più tardi Jack Ruby, anch’egli spia sovietica, uccise Oswald dietro ordine del Cremino”. E Ruby fu ucciso nel 1967 dai sovietici. “La PGU lo irradiò con una sostanza cancerogena che lo fece irrimediabilmente ammalare di tumore mentre stava per essere scarcerato dalla prigione americana dov’era rinchiuso per omicidio”.
Il libro, scritto da Mihai Pacepa, ex direttore dei servizi segreti romeni durante il regime di Ceausescu, afferma che l’ordine fu dato da Kruscev.
Secondo questa versione Oswald era stato reclutato dal KGB nel 1957, quando era arruolato come un marine in Giappone. Nel 1959, a vent’anni, Oswald si recò a Mosca per essere entrare nella divisione operazioni estere”, nota col nome di PGU. In quell’occasione fu addestrato a uccidere Kennedy. Nel 1962, quando Kruscev decise di revocare l’ordine di assassinio, era ormai troppo tardi: gli agenti sovietici non riuscirono a fermare Oswald. Il presidente fu ucciso il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas, ma a questo punto senza la benedizione dei sovietici. Due giorni più tardi Jack Ruby, anch’egli spia sovietica, uccise Oswald dietro ordine del Cremino”. E Ruby fu ucciso nel 1967 dai sovietici. “La PGU lo irradiò con una sostanza cancerogena che lo fece irrimediabilmente ammalare di tumore mentre stava per essere scarcerato dalla prigione americana dov’era rinchiuso per omicidio”.
sabato 10 novembre 2007
Inquietante
Interrogazione con carattere d?urgenza (art. 151 del regolamento)
Al Ministro della Giustizia
Premesso che da notizie apprese dalla stampa:
nella notte di venerdì 12 ottobre è stato arrestato nella propria abitazione, nel Comune di Petralunga (PG) per violazione dell'articolo 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, il signor Aldo Bianzino;
dopo l'arresto, lo stesso sarebbe stato condotto assieme alla moglie nel commissariato di Città di Castello per le formalità di rito e quindi trasferito nel carcere di Capanne (PG);
i due coniugi sarebbero stati divisi non appena entrati in carcere, e sarebbero state riscontrate da parte dell'avvocato d'ufficio condizioni normali di salute in entrambi. nella notte di sabato 13 ottobre il signor Aldo Bianzino è deceduto all'interno della struttura penitenziaria;
il signor Bianzino, secondo le normali procedure, sarebbe stato ristretto in cella da solo, prevedendo la prassi l'isolamento dell'arrestato prima dell'incontro con il Giudice preliminare;
le lesioni riscontrate sul corpo del signor Aldo Bianzino, dopo il suo decesso, configurerebbero la compatibilità con l'omicidio, in quanto il medico legale escluderebbe la morte per infarto, riscontrando quattro commozioni cerebrali, lesioni al fegato, due costole rotte.
Si chiede di sapere quali procedure urgenti il ministro in indirizzo intenda avviare per fare completa chiarezza sulla vicenda.
Roma, 23 ottobre 2007
Sen. Erminia Emprin Gilardini
Sen. Giovanni Russo Spena
Sen. Haidi Gaggio Giuliani
Al Ministro della Giustizia
Premesso che da notizie apprese dalla stampa:
nella notte di venerdì 12 ottobre è stato arrestato nella propria abitazione, nel Comune di Petralunga (PG) per violazione dell'articolo 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, il signor Aldo Bianzino;
dopo l'arresto, lo stesso sarebbe stato condotto assieme alla moglie nel commissariato di Città di Castello per le formalità di rito e quindi trasferito nel carcere di Capanne (PG);
i due coniugi sarebbero stati divisi non appena entrati in carcere, e sarebbero state riscontrate da parte dell'avvocato d'ufficio condizioni normali di salute in entrambi. nella notte di sabato 13 ottobre il signor Aldo Bianzino è deceduto all'interno della struttura penitenziaria;
il signor Bianzino, secondo le normali procedure, sarebbe stato ristretto in cella da solo, prevedendo la prassi l'isolamento dell'arrestato prima dell'incontro con il Giudice preliminare;
le lesioni riscontrate sul corpo del signor Aldo Bianzino, dopo il suo decesso, configurerebbero la compatibilità con l'omicidio, in quanto il medico legale escluderebbe la morte per infarto, riscontrando quattro commozioni cerebrali, lesioni al fegato, due costole rotte.
Si chiede di sapere quali procedure urgenti il ministro in indirizzo intenda avviare per fare completa chiarezza sulla vicenda.
Roma, 23 ottobre 2007
Sen. Erminia Emprin Gilardini
Sen. Giovanni Russo Spena
Sen. Haidi Gaggio Giuliani
venerdì 9 novembre 2007
Aggiornamento sul caso Gromovs
Il 28 settembre la Federazione scacchistica italiana ha spedito al guardasigilli una lettera in cui si dice che a quel che risulta Gromovs vive in Italia onestamente con gli scacchi.Il 14 ottobre a Pinerolo si è svolta una manifestazione in suo favore.
Maggiori notizie sul caso giudiziario le fornisce Giorgio Gozzi.
"Attualmente Sergejs Gromovs è detenuto presso il carcere di Busto Arsizio (VA).
Chi volesse comunicare con lui può spedirgli lettere al seguente indirizzo (nella speranza comunque che vi rimanga per poco):
Sergejs Gromovs
casa circondariale
Via Cassano Magnago, 102
21052 Busto Arsizio (VA)
Per informazioni si può anche parlare telefonicamente con il cappellano del carcere Don Silvano che visita periodicamente i detenuti. Le visite (mercoledi venerdi e sabato al mattino 9-12,30 e giovedì anche pomeriggio fino alle 16,00) per i non parenti sono problematiche. L’unica possibilità per un non-parente per visitare Gromovs sarebbe presentarsi al carcere con un parlamentare al quale la legge permette di entrare a visitare i prigionieri seduta stante.(così ci dice Ferruccio Ferucci che ha seguito la vicenda Gromovs dai tempi di Forlì)
Particolarmente gradito sarà da Sergejs ricevere pubblicazioni scacchistiche. Nel nostro piccolo gli abbiamo inviato la scorsa settimana un libretto con le partite del Mondiale ed una scacchierina portatile con i pezzi in velcro.
Sergejs ha già risposto (lettera del 9 ottobre) e ci dice che sta abbastanza bene (per quanto possa star bene uno in carcere) ma di non avere nessuna informazione su come si evolverà la sua vicenda. Ci dà il nominativo dell’avvocato locale che lo segue per ottenere informazioni più precise. In conclusione della lettera un post-scriptum che è tutto un programma: “P.S. Quale è mio Elo al 1 ottobre?”
In settimana provvederemo ad inviargli copia del numero di ottobre di “Torre & Cavallo” (se qualcuno per par-condicio volesse inviare una copia de “L’Italia Scacchistica”…) Per la cronaca l’ELO di ottobre del Maestro FIDE Gromovs è di 2369 (niente male direi)
Abbiamo contattato l’avv. Margariti di Busto Arsizio che ci ha forniti i recapiti dei due avvocati che più di tutti dovrebbero essere a conoscenza del caso: l’avv. Di Raimondo di Roma e l’avv. Taddeo di Forlì.
All’avv. Di Raimondo, che abbiamo contattato, fa piacere sapere che dietro a Gromovs ci sia gente a lui solidale, ma sulla vicenda rimane abbottonato dicendoci di non poter fornire particolari per via del segreto istruttorio.
Ci fa comunque capire che si sta lavorando per risolvere il caso e che la prima persona che avrà aggiornamenti sarà lo stesso Gromovs. Alla precisa domanda se non fosse il caso di fare pressioni tramite email presso l’Ambasciata Lettone afferma che sarebbe inutile perchè “la palla” in questo momento è in mano al Governo Italiano.
L’avv. Taddeo di Forlì, che aveva seguito la vicenda Gromovs in occasione del primo arresto di Sergejs, ci conferma che un decreto del TAR del Lazio ha bloccato il procedimento di estradizione di Gromovs. A lui, facendo seguito ad alcune perplessità sorte tra qualcuno di noi, ho anche chiesto conferma se veramente la Lettonia stia richiedendo che gli venga ritornato un cittadino autore di un furto avvenuto 13 anni fa o non ci siano dietro motivazioni più gravi. L’avv. Taddeo ci conferma il tutto (furto per un valore di circa 300 euro con condanna a 10 anni di carcere!) concordando comunque con noi che forse la vicenda sta andando avanti in automatico, in virtù del mandato di cattura internazionale rimasto aperto, senza che nessuno si interessi più di tanto al “soggetto Gromovs”.
All’avv.Taddeo (oltre che al sito Scacchierando) ho inviato la foto che compare in testa a questo articolo e che lo stesso avvocato giudica molto utile per accelerare lo sbroglio di questa vicenda.
Se qualcuno, magari con conoscenze di giurisprudenza maggiori di quelle del sottoscritto, volesse contattare gli avvocati qui citati può richiedere i numeri di telefono (che qui non scrivo perchè credo non corretto) al mio indirizzo email wolfggozzi@hotmail.com
Chi volesse comunicare con lui può spedirgli lettere al seguente indirizzo (nella speranza comunque che vi rimanga per poco):
Sergejs Gromovs
casa circondariale
Via Cassano Magnago, 102
21052 Busto Arsizio (VA)
Per informazioni si può anche parlare telefonicamente con il cappellano del carcere Don Silvano che visita periodicamente i detenuti. Le visite (mercoledi venerdi e sabato al mattino 9-12,30 e giovedì anche pomeriggio fino alle 16,00) per i non parenti sono problematiche. L’unica possibilità per un non-parente per visitare Gromovs sarebbe presentarsi al carcere con un parlamentare al quale la legge permette di entrare a visitare i prigionieri seduta stante.(così ci dice Ferruccio Ferucci che ha seguito la vicenda Gromovs dai tempi di Forlì)
Particolarmente gradito sarà da Sergejs ricevere pubblicazioni scacchistiche. Nel nostro piccolo gli abbiamo inviato la scorsa settimana un libretto con le partite del Mondiale ed una scacchierina portatile con i pezzi in velcro.
Sergejs ha già risposto (lettera del 9 ottobre) e ci dice che sta abbastanza bene (per quanto possa star bene uno in carcere) ma di non avere nessuna informazione su come si evolverà la sua vicenda. Ci dà il nominativo dell’avvocato locale che lo segue per ottenere informazioni più precise. In conclusione della lettera un post-scriptum che è tutto un programma: “P.S. Quale è mio Elo al 1 ottobre?”
In settimana provvederemo ad inviargli copia del numero di ottobre di “Torre & Cavallo” (se qualcuno per par-condicio volesse inviare una copia de “L’Italia Scacchistica”…) Per la cronaca l’ELO di ottobre del Maestro FIDE Gromovs è di 2369 (niente male direi)
Abbiamo contattato l’avv. Margariti di Busto Arsizio che ci ha forniti i recapiti dei due avvocati che più di tutti dovrebbero essere a conoscenza del caso: l’avv. Di Raimondo di Roma e l’avv. Taddeo di Forlì.
All’avv. Di Raimondo, che abbiamo contattato, fa piacere sapere che dietro a Gromovs ci sia gente a lui solidale, ma sulla vicenda rimane abbottonato dicendoci di non poter fornire particolari per via del segreto istruttorio.
Ci fa comunque capire che si sta lavorando per risolvere il caso e che la prima persona che avrà aggiornamenti sarà lo stesso Gromovs. Alla precisa domanda se non fosse il caso di fare pressioni tramite email presso l’Ambasciata Lettone afferma che sarebbe inutile perchè “la palla” in questo momento è in mano al Governo Italiano.
L’avv. Taddeo di Forlì, che aveva seguito la vicenda Gromovs in occasione del primo arresto di Sergejs, ci conferma che un decreto del TAR del Lazio ha bloccato il procedimento di estradizione di Gromovs. A lui, facendo seguito ad alcune perplessità sorte tra qualcuno di noi, ho anche chiesto conferma se veramente la Lettonia stia richiedendo che gli venga ritornato un cittadino autore di un furto avvenuto 13 anni fa o non ci siano dietro motivazioni più gravi. L’avv. Taddeo ci conferma il tutto (furto per un valore di circa 300 euro con condanna a 10 anni di carcere!) concordando comunque con noi che forse la vicenda sta andando avanti in automatico, in virtù del mandato di cattura internazionale rimasto aperto, senza che nessuno si interessi più di tanto al “soggetto Gromovs”.
All’avv.Taddeo (oltre che al sito Scacchierando) ho inviato la foto che compare in testa a questo articolo e che lo stesso avvocato giudica molto utile per accelerare lo sbroglio di questa vicenda.
Se qualcuno, magari con conoscenze di giurisprudenza maggiori di quelle del sottoscritto, volesse contattare gli avvocati qui citati può richiedere i numeri di telefono (che qui non scrivo perchè credo non corretto) al mio indirizzo email wolfggozzi@hotmail.com
Cordiali Saluti
Giorgio Gozzi"
Giorgio Gozzi"
giovedì 8 novembre 2007
La più grande holding finanziaria italiana
L’Unione Europea ha chiesto all’Italia di elencare in dettaglio, entro 30 giorni, i beni della Chiesa esentati dall’ICI e l’ammontare di quanto sarebbe annualmente dovuto se non ci fosse l’esenzione. L’UE ipotizza che l’esenzione sia incompatibile con le normative europee in materia di aiuti di Stato.Per tutta risposta ieri al Senato è stato respinto, con 240 voti contro 12 e 48 astensioni, un emendamentoche chiedeva di togliere l’esenzione ICi dagli immobili della Chiesa adibiti ad attività commerciale, anche nel caso in cui abbia carattere accessorio rispetto alle finalità istituzionali.
Giorni fa ho letto che la prima holding finanziaria italiana è la mafia.
Sicuri che non sia la Chiesa?
Giorni fa ho letto che la prima holding finanziaria italiana è la mafia.
Sicuri che non sia la Chiesa?
mercoledì 7 novembre 2007
Donne usa e getta
Ho letto da qualche parte che nel mondo un marito uccide la moglie ogni 8 minuti. Le statistiche dimostrano che la percentuale di omicidi tra i due sessi è nettamente sfavorevole alle donne.
Di là dalle statistiche fa impressione che la donna spesso - gli ultimi fatti di cronaca ne sono una conferma - è vista come un oggetto usa e getta.
La sua storia, la sua ricchezza interiore, i suoi anni di vita, le sue esperienze, la sua personalità, tutto viene annullato. L'intera sua esistenza viene vista come finalizzata a un momento di piacere non condiviso ottenuto con la violenza, prima e dopo il quale la sua vita agli occhi dell'aggressore non ha senso e viene recisa.
Peggio delle lamette da barba.
Di là dalle statistiche fa impressione che la donna spesso - gli ultimi fatti di cronaca ne sono una conferma - è vista come un oggetto usa e getta.
La sua storia, la sua ricchezza interiore, i suoi anni di vita, le sue esperienze, la sua personalità, tutto viene annullato. L'intera sua esistenza viene vista come finalizzata a un momento di piacere non condiviso ottenuto con la violenza, prima e dopo il quale la sua vita agli occhi dell'aggressore non ha senso e viene recisa.
Peggio delle lamette da barba.
martedì 6 novembre 2007
Bastona il cane se vuoi che si allontani
Leggo sui giornali che molti italiani si rammaricano ancora dell’entrata nell’euro.
Pensano che prima si stesse meglio.
Hanno ovviamente torto.
Però, forse, l'unico modo per salvarci era portare l'Italia alla bancarotta.
La verità è che potevamo rimanere fuori dall'euro solo a patto di imboccare riforme drastiche in economia.
In Italia, complice anche la legge elettorale, tali riforme sono di difficilissima attuazione.
Senza riforme, e senza protezioni, la lira si sarebbe svalutata di continuo. Lo abbiamo fatto per decenni. L'Italia è sopravvissuta con la droga dell'inflazione. Ma è evidente che i giochino non poteva continuare all'infinito. L’inflazione alle stelle avrebbe eroso i risparmi degli italiani.
Però, entrati nel baratro saremmo stati costretti a porre mano alle riforme e l’economia sarebbe ripartita.
Ho sempre pensato che l’euro abbia salvato l’Italia.
Lo penso ancora. L'euro ci impedisce il giochino della svalutazione mettendoci di fronte alla realtà. L'euro ha concesso qualche anno in più all'Italia e le evita un crack improvviso.
Ma se non usiamo questo tempo per far ripartire l'economia, allora si può davvero pensare che l’unico modo di evitare un lento impoverimento era proprio quello di gettare gli italiani sul lastrico.
Pensano che prima si stesse meglio.
Hanno ovviamente torto.
Però, forse, l'unico modo per salvarci era portare l'Italia alla bancarotta.
La verità è che potevamo rimanere fuori dall'euro solo a patto di imboccare riforme drastiche in economia.
In Italia, complice anche la legge elettorale, tali riforme sono di difficilissima attuazione.
Senza riforme, e senza protezioni, la lira si sarebbe svalutata di continuo. Lo abbiamo fatto per decenni. L'Italia è sopravvissuta con la droga dell'inflazione. Ma è evidente che i giochino non poteva continuare all'infinito. L’inflazione alle stelle avrebbe eroso i risparmi degli italiani.
Però, entrati nel baratro saremmo stati costretti a porre mano alle riforme e l’economia sarebbe ripartita.
Ho sempre pensato che l’euro abbia salvato l’Italia.
Lo penso ancora. L'euro ci impedisce il giochino della svalutazione mettendoci di fronte alla realtà. L'euro ha concesso qualche anno in più all'Italia e le evita un crack improvviso.
Ma se non usiamo questo tempo per far ripartire l'economia, allora si può davvero pensare che l’unico modo di evitare un lento impoverimento era proprio quello di gettare gli italiani sul lastrico.
sabato 3 novembre 2007
Omicidi
Da tempo i telegiornali dedicano sempre più spazio alla cronaca nera.
Con il barbaro assassionio di Giovanna Reggiani si è raggiunto l'apice. Il delitto è particolarmente atroce ma, di delitti atroci la cronaca è piena. Qualcosa è scattato ma non è questo quel che mi interessa.
L'Istat dimostra che il tasso di omicidi in Italia - prendendo i lunghi periodi - è nettamente diminuito.
Si è dimezzato dal 1960 al 2003
Non così nella percezione popolare.
In realtà nel mondo accadono così tante cose che si può dimostrare qualsiasi cosa.
Se tutti i giorni si mettesse in relazione un incidente stradale mortale con l'uscita di casa di un comune cittadino - operazione che credo facile -, si farebbe di quel cittadino un mostro.
Nei regimi totalitari i media sono orchestrati per ottenere consenso. Da noi non sembrano orchestrati. Si autoorchestrano copiandosi l'un l'altro.
Da irresponsabili i politici cavalcano la tigre. Ma la tigre è un animale pericoloso.
Con il barbaro assassionio di Giovanna Reggiani si è raggiunto l'apice. Il delitto è particolarmente atroce ma, di delitti atroci la cronaca è piena. Qualcosa è scattato ma non è questo quel che mi interessa.
L'Istat dimostra che il tasso di omicidi in Italia - prendendo i lunghi periodi - è nettamente diminuito.
Si è dimezzato dal 1960 al 2003
Non così nella percezione popolare.
In realtà nel mondo accadono così tante cose che si può dimostrare qualsiasi cosa.
Se tutti i giorni si mettesse in relazione un incidente stradale mortale con l'uscita di casa di un comune cittadino - operazione che credo facile -, si farebbe di quel cittadino un mostro.
Nei regimi totalitari i media sono orchestrati per ottenere consenso. Da noi non sembrano orchestrati. Si autoorchestrano copiandosi l'un l'altro.
Da irresponsabili i politici cavalcano la tigre. Ma la tigre è un animale pericoloso.
venerdì 2 novembre 2007
Cinquant'anni fa
La docilità per un cane è un vantaggio nella lotta per la sopravvivenza.Non fu così per Laika.
Accalappiata per le vie di Mosca fu selezionata proprio per la sua mitezza.
Dopo il lancio del primo satellite artificiale, avvenuto il 4 ottobre 1957, Nikita Krushov diede l'ordine di anticipare ad ogni costo il volo orbitale di una cagnetta, in modo da farlo coincidere con il quarantesimo anniversario della rivoluzione d'ottobre.
Il 3 novembre 1957 lo Sputnik 2, con a bordo Laika, partì per lo spazio per un viaggio di sola andata.
Il mondo si divise tra chi sostenne la necessità dell'esperimento e chi, come gli animalisti, che manifestarono davanti a diverse ambasciate sovietiche.
Oleg Gazenko, uno dei ricercatori superstiti, di recente ha dichiarato: "Più il tempo passa e più mi rammarico per la nostra scelta. Non era proprio necessaria. Da quella missione non abbiamo imparato tanto da giustificare la tragica fine di quel cane".
giovedì 1 novembre 2007
Neanderthal e capelli rossi

Un recente lavoro scientifico(*) ha dimostrato che i neanderthaliani avevano i capelli rossi.
Questa notizia mi ha riportato in mente una teoria letta tempo fa e che avevo accantonato in un angolo del cervello.
Si sosteneva che il concetto di bellezza, nell'uomo, è innato ed è legata alla scomparsa dell'uomo di Neanderthal.
La tesi avanzava l'ipotesi di una lunga guerra con l'Homo Sapiens.
Il nemico è sempre brutto e cattivo. Per questo ancora oggi consideriamo brutte le persone con caratteristiche fisiche che ricordano l'uomo di Neanderthal.
Sui capelli rossi abbiamo molti pregiudizi. Ai più non piacciono, chi li porta non è buono.
"Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone."
Che ci sia davvero un nesso?
______________
(*) Carles Lalueza-Fox et al, A Melanocortin 1 Receptor Allele Suggests Varying Pigmentation Among Neanderthals. Aaas.org, 25 ottobre 2007
Questa notizia mi ha riportato in mente una teoria letta tempo fa e che avevo accantonato in un angolo del cervello.
Si sosteneva che il concetto di bellezza, nell'uomo, è innato ed è legata alla scomparsa dell'uomo di Neanderthal.
La tesi avanzava l'ipotesi di una lunga guerra con l'Homo Sapiens.
Il nemico è sempre brutto e cattivo. Per questo ancora oggi consideriamo brutte le persone con caratteristiche fisiche che ricordano l'uomo di Neanderthal.
Sui capelli rossi abbiamo molti pregiudizi. Ai più non piacciono, chi li porta non è buono.
"Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone."
Che ci sia davvero un nesso?
______________
(*) Carles Lalueza-Fox et al, A Melanocortin 1 Receptor Allele Suggests Varying Pigmentation Among Neanderthals. Aaas.org, 25 ottobre 2007
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