martedì 13 novembre 2007

Vacca e Veronesi sugli OGM

Sì, lo so, sono antipatico, come lo è chiunque faccia ironia sul paranormale, l'astrologia, creda che la scienza sia l'unico modo che attualmente l'uomo dispone per conoscere il mondo in cui vive e si senta figlio dell'illuminismo.
Tra chi sogna demoni e magie e chi robot e viaggi spaziali, il primo affascina più persone ma è il secondo che illumina la strada.
Un tavolino che traballa durante una seduta spiritica sconvolge le menti più dell'ultimo modello di cellulare.

Sugli ogm condivido le conclusione di un articolo di Roberto Vacca (Fuori dal coro, 11-12-2006): "In conclusione preferire gli alimenti col cartellino "biologico" non favorisce l'ambiente, non risparmia energia, non migliora la salute. Ci fa solo spendere un po' di più".

Su La Stampa del 28 ottobre 2004 Umberto Veronesi dichiarava tra l'altro:
"E invece nessuno si cura di dire che è pericoloso tutto il mais non geneticamente modificato. Ai miei figli ho detto di non mangiare mai più la polenta, perchè potrebbe essere cancerogena. Nessuno dice che il mais tradizionale, prodotto nelle nostre pianure, è attaccato dalla piralide, un insetto che scava minuscole caverne nei chicchi e nelle pannocchie, favorendo, soprattutto durante la stagione calda, il formarsi dell’Aspergillus Flavus, una muffa che produce l’aflatossina, potentissimo cancerogeno".

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