venerdì 16 novembre 2007

Scacchi e alpinismo nella Siena dell'Ottocento

Il giorno del trekking era con noi il presidente della sezione di Siena del Club alpino.
Qualcuno gli domandò a quando risalisse l'organizzazione nella nostra città. La documentazione in loro possesso risaliva a pochi decenni fa, ma sospettavano che dovesse esserci qualcosa già negli anni Trenta del secolo scorso. Purtroppo le ricerche erano state infruttuose. Gli dissi che il Club alpino era già presente a Siena nel 1877. Mi ha chiesto di fornirgli la documentazione.
All'epoca la Società scacchistica senese aveva la sede in comune con il Club alpino. Ogni anno la Società organizzava una cena sociale.
Al pranzo del 1880 il celebre pittore Luigi Mussini, presidente della Società scacchistica, invitò Luciano Banchi, presidente del Club alpino, a prendervi parte. La comitiva di 20 persone in quattro carrozze partì alle 5.30 da Siena per arrivare alle 9.00 a Monte Oliveto.
Al brindisi Mussini disse che molto c'era in comune tra gli scacchi e l'alpinismo. Entrambi mirano a educare gli italiani, togliendoli alle futilità di una vita molle e viziosa. "Sulle vette nevose delle Alpi, sui gioghi degli Appennini apprendono essi a considerare le sorti della patria da un punto di vista elevato. Dinanzi alla palestra scacchistica a ponderare come sia questione vitale il difendere il proprio re dalle imprese degli arruffoni o dalle improntitudini degli illusi".
Dal canto suo il Banchi aggiunse tra l'altro che "se dinanzi al proprio tavoliere lo scacchista medita, l'alpinista dal vertice di una montagna, e dinanziallo spettacolo sorpremndente della natura può con mente più serena, con animo più elevato meditare sulle sorti della patria amata, e molto meglio che non si faccia in città nell'ambiente malsano dei caffè o sulla scorta di ciancia giornalistiche".
Mussini e Banchi furno due importanti personalità della Siena ottocentesca. Luigi Mussini fu direttore dell'Accademia delle belle arti dal 1852 alla morte (1888), Luciano Banchi, uomo di notevole erudizione fu direttore dell'Archivio di Stato e sindaco di Siena.

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