domenica 21 ottobre 2007

Retromarcia del governo

Due giorni fa avevo denunciato un decreto liberticida (legge Levi-Prodi) varato dal Consiglio dei ministri del 12 ottobre. Sul web c'è stata una vera sollevazione e il ministro delle comunicazioni Gentiloni oggi fa "marcia indietro a tutta velocità", come scrive il Corriere della aera.
"Mi prendo la mia parte di responsabilità" dice Gentiloni "per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri".

Lo stesso ha fatto Di Pietro nel suo blog.
"Sto ricevendo moltissime email e commenti di critica sul disegno di legge “Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale”. Una precisazione: il disegno di legge non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perché presentato come provvedimento di normale routine. Ho letto il testo oggi per la prima volta e la mia opinione è che vada immediatamente bloccato il disegno di legge che, nei fatti, metterebbe sotto tutela Internet in Italia e ne provocherebbe probabilmente la fine.
È una legge liberticida, contro l’informazione libera e contro i blogger che ogni giorno pubblicano articoli mai riportati da giornali e televisioni. Io faccio parte del Governo e mi prendo le mie responsabilità per non aver intercettato il disegno di legge, ma per quanto mi riguarda questa legge non passerà mai, anche a costo di mettere in discussione l’appoggio dell’Italia dei Valori al Governo".

Il fatto è gravissimo. Come minimo Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che pare abbia scritto la legge, deve essere cacciato.

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