venerdì 5 ottobre 2007

Parolai

Sul confitto d’interessi di Berlusconi la sinistra ha impostato tre campagne elettorali: 1996, 2001 e 2006.
Lo presentò come il problema principale.
Per tre volte erano tutti indignati. Dal mio vicino di casa ai vertici del centrosinistra.
È vero, l'Italia è il paese dei conflitti d'interesse. Molti di coloro che lo accusano non ne sono immuni. Ma questo non deve giustificare quello di Berlusconi. Oltretutto il suo ha impedito la pluralità di emittenti televisive private nazionali, lo smantellamento di una Tv di Stato che non ha eguali in Occidente, con perversi riflessi sulla libera informazione.
Nel 1996 il centrosinistra vinse le elezioni.
Non mosse foglia.
Nel 2006 è tornata al governo.
Da allora silenzio assoluto.
Di peggio. In entrambi i casi la campagna mediatica è terminata il giorno dopo lo scrutinio.
Nessuno, proprio nessuno, nemmeno per sbaglio, ne parla.
Nella prossima campagna elettorale rispunterà fuori come d’incanto. E di nuovo saranno accuse al sangue. E di nuovo sarà presentato come il problema principale d’Italia.

Nessun commento: