In Svizzera svolgono la propria attività dieci professionisti che, dopo un corso di formazione, propongono ai disabili psichici che lo richiedono massaggi, carezze, esperienze sensuali e giochi erotici a una tariffa di 150 franchi (100 euro circa) l'ora.
In Italia l'argomento è ancora tabù. Lo è per i maschi, ma soprattutto per le disabili. Eppure il problema è serio. La sessualità va oltre il semplice fare sesso e abbraccia tanti aspetti della personalità e delle relazioni umane: affetto, autostima, ecc. Ma questo non deve essere l'alibi per negare i rapporti fisici.
Il sito web Disabili.com rende noto che, secondo un sondaggio, il 77% dei disabili italiani è favorevole agli assistenti sessuali.
Nel rispondere al sondaggio, qualcuno ha scritto: "Invito chi confonde l'amore con il sesso, o chi fa Professione di romanticismo per negare il diritto alla sessualità dei disabili, a spersonalizzarsi per un attimo, a spogliarsi di pregiudizi culturali e/o religiosi, per immedesimarsi nello strazio interiore di chi, per un handicap fisico o psichico, non può fare sesso come chiunque".
giovedì 18 ottobre 2007
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