
C'è sempre stato un "mostro contro natura". Così fu definito il treno quando nel 1836 furono scomunicati i ferrovieri, i viaggiatori e chiunque contribuisse a costruirlo e a metterlo su rotaia.
Oggi quella scomunica fa sorridere. Ma chi ripaga la povertà e l'arretratezza economica indotta dalla ritardata introduzione del trasporto su rotaia nello stato del papa re?
Il mostro contro natura di oggi è la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali.
"È un atto mostruoso contro la dignità umana" tuona monsignor Sbreccia, a commento della decisione britannica di dare il via a una ricerca che potrebbe migliorare e salvare la vita di milioni di persone sofferenti.
Poi, anche i nostri campioni del pensiero ignorante e medievale, quando i treni cominceranno a viaggiare e porteranno sicuri benefici, saranno, come al solito, i primi a sgomitare per salire.
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