martedì 18 settembre 2007

Sul nucleare


Guardatevi dai politici che parlano di storicizzare le loro posizioni passate. Significa che hanno commesso degli errori, ne sono coscienti ma non intendono ammetterlo. Il Partito non sbaglia mai.

La Chiesa storicizza gli errori compiuti, il vecchio Pci, dopo il 1956, storicizzava l'adesione allo stalinismo.

Il grande politico fa esattamente l'opposto: destoricizza. Va oltre il momento storico contingente, vede oltre.

I partiti italiani di oggi storicizzano poco solo perché sono nati da poco. Il partito cui sono iscritto invece è sulla scena da più di cinquant'anni e pertanto lo fa, anche se per fortuna ne ha poco bisogno.
E, come tutti i partiti, i movimenti e le chiese, ha serie difficoltà a cambiare idea dopo aver commesso un errore.
E, come tutti i partiti, i movimenti e le chiese, sopporta male che qualcuno glielo dica.

E' il caso del nucleare. Tra Pannella e Ippolito aveva ragione Ippolito.
Nel 1987 io sbagliai a votare e il mio voto non fu senza conseguenze.
Vero. Le fonti energetiche vanno diversificate al massimo, un po' come quando si investono soldi in borsa. Ma questo non giustifica aver abbandonato il nucleare. Aver mancato al suo appuntamento ha condannato l'Italia a una forte dipendenza energetica. L'energia a più alto costo è stata tra le cause di crisi dell'economia italiana.

Chi contribuì a prendere quella decisione, nel mio piccolo mi ci metto anch'io, ne è responsabile. Non può tirarsi fuori.

Si dice che all'epoca le centrali nucleari erano meno sicure di oggi. La sicurezza assoluta non c'era allora, non c'è oggi, non ci sarà mai. La sicurezza assoluta non esiste. Di fatto in cinquant'anni il numero di morti causati dagli incidenti nucleari è insignificante.
Ogni anno sulle strade di tutto il mondo ci sono tanti morti come dallo scoppio provocato da diverse bombe atomiche della potenza di quella di Hiroshima, ma non ho mai sentito avanzare l'ipotesi di abolire le automobili.

Le centrali nucleari hanno causato meno morti dell'aereo, del treno, delle centrali a carbone, di tante industrie inquinanti, degli scarichi automobilistici, dei fast food, delle merendine per bambini e delle patatine fritte per l'obesità indotta, per il colesterolo alto, causa di infarti e ictus.

Certo, prima o poi scopriremo un'energia ancora più abbondante e sicura, ma le generazioni che hanno subito il disagio economico indotto, chi devono ringraziare?

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